OSSERVAZIONI DI UN AMMINISTRATORE SUL DECRETO LEGGE 11/2023
OSSERVAZIONI DI UN AMMINISTRATORE SUL DECRETO LEGGE 11/2023

OSSERVAZIONI DI UN AMMINISTRATORE SUL DECRETO LEGGE 11/2023

di Giuseppe De Filippis

Ognuno esprime una posizione che rappresenta il suo credo politico, bisognerebbe uscire da questa concezione e ragionare per i fatti accaduti e gli errori commessi:

1)  Una norma varata per favorire le imprese e per incentivare le assunzioni, ma gli errori commessi sono stati troppi. Analizzandola, la normativa, era ottima se ci si fosse fermati alla mera decisione di favorire imprese e operatori del settore ma purtroppo così non è stato.

2)  Insensato è stato riconoscere il 10% in più rispetto ai lavori già di per sé costosi, bastava fermarsi al 90% od anche all’80% ci sarebbero state molte meno richieste e nessuno si sarebbe buttato a capofitto su lavori di cui neanche conoscevano la reale consistenza;

3)  La normativa piena di balzelli e controbalzelli ripiena di troppe responsabilità per imprese, condomini, tecnici, amministratori;

4)  L’esclusione delle competenze per gli amministratori, gli unici che avrebbero dovuto lavorare gratis et amore Dei firmando carte immensamente responsabili e aspettando e pregando di non ricevere incriminazioni penali e fiscali… Ad un sollevamento della categoria l’AE ha risposto che gli amministratori potevano entrare nella detrazione nel 110% solo ed esclusivamente assumendosi la carica di “responsabile unico dei lavori” ex Dlgs 81 del 2008 (art 89 lettera C) non mi soffermo su quali sono i doveri del RUP (responsabile unico del procedimento;

5)  L’aver concesso agli unici personaggi che hanno tratto beneficio da questa normativa (Costruttori e rivenditori di materiale edile) di arricchirsi senza sapere se ci fosse stato un domani, di aumentare i prezzi del materiale del 100% ed in alcuni casi anche di più. Da questi aumenti scellerati sarà difficilissimo tornare indietro;

6)  Chi dovrà fare semplicissimi lavori di ammodernamento di facciate o altri lavori edili si troverà a combattere con prezzi saliti alle stelle per cui prevedo città piene di reti per balconi e lavori rinviati sine die nella speranza che si possa tornare alla normalità dei vecchi prezzi.

7)  Non aver previsto il boomerang per le imprese e per i lavoratori che si troveranno per forza di cose in fallimento e in disoccupazione. Fallimenti a catena e disoccupazione sono foriere di povertà con incremento conseguenziale ad esse legate;

In conclusione non credo di sbagliare dicendo che la classe politica (nessuno si senta escluso) ci ha nuovamente ed inopportunamente abbindolato, facendoci credere che si potesse una volta tanto fare qualcosa per il popolo per poi dirci “…ma perché ci avevate creduto?”. Qualcuno si lamenta che il 60% degli italiani non va a votare.

Questa volta i politici non sono stati neanche furbi, o meglio forse sono stati sfortunati, pensare che non c’è neanche un campionato del mondo od anche europeo da vincere per sviare le attenzioni…. Mah pazienza, diceva un mio carissimo amico “…questo è il presepe e questi sono i pupazzi” e ci sono pupazzi ingannevoli e pupazzi sprovveduti. Sarebbe l’ora di finirla?

Giuseppe De Filippis

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